Come prepararsi e scegliere l’università

filippo_gamba

di Simona Grossi
Email: simona.grossi@lls.edu

Titolo conseguito negli Stati Uniti:
University of California, Berkeley, School of Law (Boalt Hall)
– JSD candidate, 2011- Thesis, “Standard of decisions”
– LLM , 2009 – Concentration in Civil Procedure and Litigation Thesis “Thesis A Comparative analysis between The Italian and the US Civil proceeding before Federal Courts”

Occupazione attuale:
Associate Professor of Law Loyola University, Law School, Los Angeles
Teaching Civil Procedure, International Litigation, Comparative Law

Suggerimenti e consigli utili per altri studenti

  1. Come prepararsi e scegliere l’università
  2. Come presentare la domanda
  3. Il processo di selezione e l’ammissione
  4. Dove trovare i fondi necessari

La sigla “LL.M.” significa “Legum magister”, ovvero, “Master in laws”, ed essa identifica un corso di specializzazione in legge post lauream, che può svolgersi in diversi Paesi. Oggi, tra gli LL.M. più accreditati che un neolaureato o un professionista può svolgere, ci sono quelli organizzati dalle università americane.
La frequentazione di un LL.M. è un’esperienza unica dal punto di vista della crescita personale e professionale. I corsi sono frequentati da studenti e professionisti provenienti dalle più diverse parti del mondo, con diverse culture e background, con i quali scambiare conoscenze e modi diversi di trattare e risolvere i problemi.
L’apprendimento e la conoscenza dei diversi sistemi giuridici che nelle aule delle università si confrontano e scontrano, arricchisce notevolmente lo studente di nuovi spunti di riflessione e strumenti, utilissimi nel mondo del lavoro.


Come prepararsi e scegliere l’università.

La scelta dell’università target non è semplice, e di certo qualsiasi scelta deve essere fatta con la consapevolezza che la richiesta di ammissione è alta, i posti disponibili nelle migliori università sono pochi e, di conseguenza, anche le possibilità di essere ammessi. Un buon curriculum accademico è sicuramente una buona carta di presentazione. Ma a questo, spesso i candidati uniscono pubblicazioni, ulteriori titoli universitari (quali, ad esempio, altri master, dottorati di ricerca, assegni di ricerca nell’ambito accademico, etc.). Pertanto, è giusto “puntare in alto” nella scelta della università alla quale presentare domanda di ammissione, ma è doveroso farlo con la consapevolezza del processo di selezione all’ingresso. Perciò, è consigliabile presentare più di una sola domanda, auspicabilmente cinque, ma anche dieci.

La lista delle università più accreditate negli Stati Uniti è pubblicata su vari siti web, secondo le diverse caratteristiche ed i diversi pregi.

ad esempio, sul sito http://goo.gl/5EBAcD

è pubblicata una lista delle università, ordinate per importanza, prestigio, numero degli iscritti che superano il bar exam (l’esame di stato per diventare avvocato americano), numero degli iscritti che trovano lavoro percependo più alti stipendi.
Non sempre una università in più alta posizione nella graduatoria è in grado di offrire il master migliore nella specifica materia di interesse. Piuttosto, per individuare le migliori università in relazione ad una specifica materia, occorrerà svolgere una ricerca mirata, con speficico riguardo all’area di interesse,

ad esempio sul sito http://grad-schools.usnews.rankingsandreviews.com/grad/law sotto la voce specialities. 
filippo_gamba

Nella scelta del master dovrà poi domandarsi se esso rappresenta un investimento da sfruttarsi prevalentemente nel proprio Paese, o nel Paese del master. Nel primo caso, infatti, un master presso una università “più conosciuta” nel proprio Paese sicuramente risulterà più utile di un master presso una università poco nota.

Nel secondo caso, invece, occorrerà verificare il prestigio che l’università gode presso il Paese in cui si intende spenderla. Questo discorso vale, in particolare, per quelle università che, pur non essendo tra le prime dieci in graduatoria, possono essere più o meno considerate negli Stati Uniti, in relazione ai diversi programmi in esse svolti. Molto utile ai fini della scelta del master, nonchè per altre informazioni in relazione agli LL.M,


Come preparare la domanda di ammissione

La domanda di ammissione è più complessa di quanto si possa immaginare. Non è previsto un esame di ammissione (come per molte università italiane “a numero chiuso”), sicchè la selezione è svolta in base alla domanda ed alla documentazione allegata. E, proprio in ragione di questo lungo e complesso processo di selezione, occorre prepararsi con largo anticipo.
In linea di massima, le università richiedono:

  • (i) un certificato originale, rilasciato dalla università di provenienza, con il voto di laurea, i singoli esami e le relative votazioni conseguite in ciascuno di essi, in inglese, ovvero, in italiano con relativa traduzione asseverata (di solito, le università americane richiedono che il certificato venga inserito in una busta e sigillato e siglato sulla chiusura della stessa dal funzionario dell’università che rilascia il certificato);
  • (ii) 2/3 lettere di raccomandazione di professori universitari e, in alcuni casi, di professionisti che hanno avuto modo di lavorare e/o conoscere il candidato (le lettere dovranno illustrare quanto più possibile le doti del candidato e le ragioni per le quali l’università target dovrebbe accogliere la sua domanda);
  • (iii) una presentation, vale a dire, una lettera di presentazione del candidato, e delle ragioni per le quali egli richiede l’ammissione (la lettera pare essere, accanto al curriculum vitae del candidato, molto importante nel processo di selezione; pertanto, dovrà prestarsi particolare cautela nella redazione della stessa, esaltando, da un punto di vista accademico, i motivi della scelta; ad esempio, il programma dell’università in environmental law è particolarmente prestigioso perchè , e questa è una delle ragioni della scelta; il Prof. che insegna all’Università e le sue pubblicazioni in tema di , hanno ispirato il candidato e la sua tesi, o il suo articolo in il master sarà un’occasione di crescita professionale, ed uno strumento importante nella relazione degli obiettivi del candidato, quali
  • (iv) il certificato con il risultato dell’esame del toefl (vale a dire, del test of english as a foreign language) che, per lo più, non dovrà essere inferiore a 105/120, con una votazione di circa 24/30 su ciascuna prova (reading, listening, writing, speaking).

La prova del toefl deve essere prenotata sul sito www.toefl.org

ed i risultati dovranno essere inviati direttamente alle università target, individuate sul sito: delle medesime da un codice di riferimento. I risultati, a test completato, saranno disponibili normalmente dopo 15 giorni lavorativi, e ciò dovrà tenersi presente nella prenotazione dell’esame, in relazione alla scadenza del termine per la presentazione delle domande, presso ciascuna università.

L’esame del TOEFL non è difficile per chi conosce l’inglese. Tuttavia, il voto dell’esame è importante, ed è necessario esercitarsi per impadronirsi dei meccanismi del test, ed acquistare padronanza e velocità nella formulazione delle risposte. Fino a qualche anno fa, tra le prove dell’esame non era prevista la prova dello speaking, poi inserita da qualche anno. Essa risulta, forse, una delle prove più particolari, in quanto richiede prontezza nella formulazione ed espressione del pensiero. Svariati sono i libri in commercio per la preparazione all’esame: c’è il testo della Cambridge University Press, quello del Longman, il Barron’s. Sono tutti ottimi testi, ma contengono poche (quello della Cambridge, 8) simulazioni di prova, ciò che più conta per la preparazione al test. Uno di questi testi dovrà sicuramente fare da supporto alla preparazione del candidato.

Tuttavia, molto utili sono le prove di simulazione in vendita sempre sul sito: www.toefl.org che, diversamente dai libri, offrono anche una valutazione della prova dello speaking svolta dal candidato e registrata sul sito.

Perchè le prove siano quanto più possibile utili ai fini della preparazione all’esame, sarà necessario svolgerle dall’inizio alla fine, senza interruzioni (la prova del toefl dura 4 ore, e può essere particolarmente difficile mantenere la concentrazione e reggere la stanchezza per l’intero periodo dell’esame). Anche la scelta del centro dove fare il test non è da trascurare. Ci sono centri di test particolarmente rumorosi, male organizzati, dove è facile sentire schiamazzi e molto difficile concentrarsi. Per chi svolga l’esame a Milano, uno dei migliori centri è di sicuro quello al Politecnico, zona Bovisa. La registrazione all’esame costa USD 150 e, perciò, e per lo stress che la prova comporta, si consiglia di andare preparati, perchè la prova sia unica ai fini della domanda.

La prova del toefl si svolge al computer, internet based (IBT). Ciò vuol dire che è il server che genera la prova che il candidato deve sostenere. Le prove sono sempre diverse. Tuttavia, è possibile che le prove d’esame contengano delle similitudini, almeno quanto al contenuto delle letture, dei dialoghi, o della sezione dello speaking, con le prove di simulazione acquistate sul sito ufficiale del toefl, nonchè con le prove di simulazione nei cd rom allegati ai testi per la preparazione all’esame. Una seria e costante preparazione faciliterà la riuscita. Per chi ritenesse di aver problemi a superare la prova dello speaking, sicchè la preparazione da soli potrebbe non bastare, ci sono ottimi servizi che preparano, anche con lezioni telefoniche, al superamento della prova (per esempio, cfr. www.gofluent.com). Ordine e chiarezza nelle risposte sono doverosi ai fini della riuscita.

Il processo di selezione e l’ammissione.

I termini per l’ammissione cominciano a scadere a partire dal 15 novembre (per l’Università di Yale, Connecticut), a dicembre (1 dicembre per le università di Harvard, Boston, Berkeley, California, NYU, New York; 15 dicembre Columbia, New York, e Stanford, California), e fino a febbraio (Fordham, New York), etc. In alcuni casi, tuttavia (ad esempio, Fordham), le università accettano le c.d. late application, per cui è sempre consigliabile, nel caso in cui si sia riusciti a rispettare la scadenza, provare a contattare anche telefonicamente i graduate office delle università, per verificare la possibilità di inviare comunque una domanda di ammissione fuori termine. In ogni caso, in relazione alla maggior parte delle prime 15 università in graduatoria, il termine per la presentazione della domanda di ammissione scade non oltre dicembre. Il processo di selezione è lungo e meticoloso. Nessuna informazione circa l’esito delle valutazioni trapela fino alla fine, ed i risultati cominciano ad essere comunicati alla fine di febbraio e, in alcuni casi, anche alla fine di aprile. Inoltre, in diversi casi, i risultati non possono considerarsi “definitivi” prima della fine di maggio, quando i candidati ammessi in prima battuta rinunciano all’ammissione, e quelli sulle waiting list, laddove disponibili, vengono via via contattati.


Dove trovare i fondi necessari per frequentare il Master negli Stati Uniti?

La gioia dell’ammissione al Master negli Stati Uniti, nella maggior parte dei casi, dura poco.

La lettera di ammissione ricorda, infatti, che per frequentare il master occorrono circa USD 40.000 per la retta universitaria, e circa USD 30.000, per vivere negli Stati Uniti durante l’anno del master.

Al riguardo, le università statunitensi offrono borse di studio e prestiti. Le prime, tuttavia, sono poche e riservate agli studenti completamente privi di mezzi finanziari, solitamente appartenenti ai paesi del terzo mondo o, comunque, residenti negli Stati Uniti con situazioni finanziarie particolarmente disagiate.

I prestiti, poi, sono riservati agli studenti residenti negli Stati Uniti. Nel caso di prestiti a studenti italiani è richiesto un co-signer italiano generalmente un familiare che offra garanzie patrimoniali.

 Condizioni migliori vengono offerte se il co-signer è americano. Occorre, quindi, cercare altrove.

Al riguardo, lo strumento più adatto a questo tipo di esperienza è il c.d. prestito d’onore, strumento pressochè sconosciuto dalle banche e dagli istituti di credito italiano, nè tantomeno dal Ministero della pubblica istruzione, che neppure si occupa dell’argomento, prevedendo unicamente borse di studio per i giovani studenti e professionisti che intendano svolgere un’esperienza di stage presso una ben determinata istituzione internazionale o ONG (Organizzazioni Non Governative).

A parte il concorso bandito dalla Fulbright (www.fulbright.it) che offre pochissime borse di studio, accessibili in prevalenza a candidati che abbiano dedicato la propria carriera all’accademia.
Altre borse di studio sono bandite dall’associazione del Rotary (www.rotary.it).

Pertanto non esistono istituti preposti alla concessione di prestiti agli studenti, o ai professionisti che per un anno non percepiranno credito. Infatti, le banche non sono, in linea di massima, disposte a concedere credito al professionista senza una garanzia di appoggio, rilasciata da un terzo. Pare che l’unica banca disposta e preparata ad affrontare una tale situazione di finanziamento sia Banca Sella (www.bancasella.it) che, tra le forme di finanziamento ai clienti, contempla proprio la figura del prestito d’onore per studi.

Altra favorevole possibilità di finanziamento e con modesto aggravio per il richiedente, è quella offerta da “The Italian Student Loan Fund Corp.”- Fondo per Studenti (laureati) Italiani

l Fondo, è gestito da un Consiglio di Amministrazione che da oltre 30 anni opera a titolo volontario. Sede amministrativa a Roma presso il Centro Studi Americani.
Dal breve tempo si avvale della collaborazione di alcuni ex- beneficiari del finanziamento, che dopo il Master negli Stati Uniti si sono affermati brillantemente in Italia in campo professionale stabilendo un valido network fra di loro divenendo, in taluni casi, promotori di donazioni al Fondo. Dal 2010, due di essi fanno parte del Consiglio di Amministrazione.

Simona Grossi

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